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NORA: il documento congiunto AAROI-EMAC SIAARTi SIARED

L´AAROl-EMAC (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani – Emergenza Area Critica), Ia SIAARTI (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva), e la SIARED (Società Italiana di Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore), in relazione alle modalità con cui assicurare le prestazioni anestesiologiche nell’ambito delle attività chirurgiche “a bassa complessità”, come tali definite dai documenti ministeriali di riferimento, nonché nell’ambito della cosiddetta “NORA” (Non Operating Room Anesthesia), esprimono congiuntamente le seguenti raccomandazioni, indirizzate agli Anestesisti-Rianimatori Italiani, nel rispetto degli standard organizzativi minimi di qualità e di sicurezza che devono essere garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale a salvaguardia della persona assistita e dei professionisti coinvolti, in riferimento tanto agli ambiti di cura in capo all’equipe operatoria e/o ai singoli operatori sanitari chiamati direttamente a prestare la propria attività professionale, quanto agli ambiti di responsabilità in capo all’organizzazione delle strutture sanitarie.

Tali standard, individuati dalle normative di legge in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l‘esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private, vigenti a livello nazionale in base al DPR del 14 Gennaio 1997 e smi., in combinato con le eventuali integrazioni regionali intervenute in ordine al loro accreditamento, purché non in contrasto con le normative nazionali, devono anche rispettare le linee-guida emanate dalle Società Scientifiche di riferimento, anche ai sensi dell’art. 3 comma 1 della Legge 189 del 08 Novembre 2012.

La sempre maggior diffusione di prestazioni sanitarie invasive, in particolare chirurgiche, anche in regime di ospedalizzazione ridotta, fino al livello ambulatoriale, resa possibile dai progressi della scienza medica e della tecnologia sanitaria, non può prescindere dal rispetto di tali standard, senza eccezioni basate semplicemente sulla durata 0 sull’invasività degli interventi in questione, dato che tutte le prestazioni sanitarie invasive presentano difficoltà e rischi intrinseci, peculiari per ogni ambito medico-chirurgico, che si sovrappongono alle eventuali patologie della singola persona assistita.

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