In Sicilia l’aspettativa ai dirigenti medici non è più un diritto
La lettera del Dr Gianluigi Morello – Dirigente Medico – U.O.C. Anestesia e Rianimazione Azienda Ospedaliera “Garibaldi” di Catania – al Direttore di Quotidiano Sanità.
Gentile direttore,
deve sapere che i diritti esistono finché sussistono le condizioni per concederli. Almeno così è in Sicilia. Potrebbe così accadere che un pedone non abbia più il diritto di passare sulle strisce pedonali qualora sopraggiungesse una “giustificata fretta per l’automobilista”. Peggio ancora sarebbe, per il pedone, se la Corte dei conti imponesse un “taglio” alle spese per la segnaletica orizzontale e ad esser sacrificate fossero le strisce pedonali.
Nella Sanità siciliana la segnaletica si è persa da tempo, ma non si è perso affatto il temibile giudizio della Corte dei conti. Sembra che si vogliano estremizzare i concetti ma, in Sicilia, di estremo c’è solo la tolleranza dei cittadini.
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