Condotta antisindacale: una nuova condanna per le ASL della Toscana
“Nonostante le precedenti Sentenze, si continua a non rispettare le regole”
Accolto il ricorso presentato dall’AAROI-EMAC Toscana in occasione dello sciopero del 16 Dicembre 2016
Un’altra Sentenza per condotta antisindacale è stata pronunciata in Toscana dove il Tribunale di Arezzo ha accolto il ricorso presentato nei confronti dell’ASL Toscana Sud Est dalla Sezione Regionale dell’AAROI-EMAC a seguito della mancata comunicazione dei contingenti minimi di personale in occasione dello sciopero degli Anestesisti Rianimatori del 16 dicembre 2016.
Una condanna senza riserve per il legale rappresentante della ASL, Enrico Desideri, che si aggiunge a quelle già pronunciate nel Marzo e nel Luglio 2016 per lo sciopero generale dei Medici del dicembre 2015 nei confronti dell´ASL Toscana Centro, avvenute per condotta antisindacale nelle sedi di Pistoia ed Empoli.
“Esprimiamo grande soddisfazione – afferma Fabio Cricelli, Presidente AAROI-EMAC Toscana -, nel vedere ancora una volta accolto un nostro ricorso per attività antisindacale perché viene riconosciuto al nostro Sindacato uno specifico ed autonomo interesse a sapere come saranno assicurate le prestazioni indispensabili e, quindi, al controllo di aspetti organizzativi essenziali.
Altrettanto importante è che il Giudice abbia ravvisato il pericolo della ripetizione dell’azione lesiva visto che la condotta sanzionata in occasione dell’ultimo sciopero è avvenuta nonostante nella nostra Regione, lo scorso anno, l’Azienda Toscana Centro sia stata già condannata per lo stesso motivo da due diversi Tribunali.
Cosa c’è che non va tra i responsabili politico-gestionali e amministrativi delle nostre Aziende? Può sorgere il dubbio che analoghi comportamenti possano ripetersi anche in altri settori della gestione delle Aziende Sanitarie? Forse chi governa la Sanità in Toscana dovrebbe percepire quanto accaduto come un campanello d’allarme, almeno nell’ambito delle relazioni sindacali, ma, forse, non solo”.
“Dispiace constatare – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC – che non solo in Toscana, ma in tutto il nostro Paese, si continui a non rispettare le regole e il diritto di sciopero dei lavoratori, anche in presenza di precedenti Sentenze. E’ inoltre inammissibile, che troppe Aziende sanitarie italiane ritengano più utile cercare di ostacolare l’astensione dal lavoro dei propri dipendenti con il rischio di affrontare un procedimento giudiziario, piuttosto di rispettare un diritto che dovrebbe essere acquisito ed inviolabile”.
L’AAROI-EMAC si augura che, a questo punto, il messaggio sia chiaro in merito al rispetto delle procedure da attuare per il corretto svolgimento degli scioperi, particolarmente in questo momento di disagio dei colleghi, vittime di una politica sanitaria che ha messo in sofferenza tutto il personale della Sanità pubblica.
L’Associazione Sindacale è, infatti, tuttora in stato di agitazione per la mancata ripresa della contrattazione collettiva e per le politiche sanitarie prospettate di qui in avanti dai governi che si sono avvicendati in questi anni di paralisi dei contratti pubblici, che hanno visto il furto di oltre 650 milioni di euro dai fondi stipendiali della dirigenza medica dei quali oggi non vi è alcuna traccia nei bilanci delle aziende esistenti (e spesso derivate dalla fusione dei bilanci di aziende della medesima regione di appartenenza).
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