Contratto e Legge di Bilancio: l´Intersindacale scrive a Governo e Regioni
I contratti della Dirigenza sanitaria dipendente del SSN e l’Accordo Collettivo Nazionale per i medici convenzionati rappresentano irrinunciabili strumenti di governo, anche della spesa, e di innovazione dei modelli organizzativi del sistema sanitario. Alla vigilia della ripresa delle trattative, appare concreto il rischio di un mancato ristoro economico del danno conseguente a sette anni di blocco a causa di un finanziamento puramente simbolico del rinnovo degli accordi vigenti.
Se è vero come è vero che “in Sanità si è tagliato anche troppo”, 35 miliardi dal 2010 in poi, mettendo a rischio sostenibilità assistenziale e universalismo, e determinando il peggioramento di molti indicatori di salute e l’allargamento della forbice tra Nord e Sud, senza un reale incremento del FSN non ci saranno le condizioni per l’effettiva ed omogenea erogazione dei LEA né tantomeno per il rinnovo, se non solamente formale, di contratti e convenzioni del personale della sanità. Una annunciata Exit Sanità Pubblica che lascia i cittadini ancora più soli di fronte alla loro fragilità e alle loro malattie.
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