Vertenza tagli sanità Toscana: convocata in Regione l’Intersindacale
Intersindacale Medica, Veterinaria e Sanitaria della Toscana
ANAAO ASSOMED – AAROI EMAC – CIMO – CISL MEDICI – FESMED – FVM – UIL FPL MEDICI – ANPO
ASCOTI FILAS MEDICI – CGIL MEDICI – FASSID (Aipac, Aupi, Sinafo, Snr, Simet)
20 febbraio 2018
VERTENZA TAGLI SANITÀ TOSCANA. ARRIVA LA CONVOCAZIONE IN REGIONE
PER L’INTERSINDACALE MEDICA VETERINARIA E SANITARIA TOSCANA.
Dopo le notizie diffuse dalla stampa, i sindacati che rappresentano la Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria del Sistema Sanitario Regionale della Toscana sono stati convocati il 26 febbraio dal Governatore Rossi e dall’Assessore Saccardi.
Molti gli interrogativi e le preoccupazioni per un sistema assistenziale che ancora regge, ma che ha subito, negli ultimi anni, una cura dimagrante che non lascia spazio ad ulteriori tagli sul fronte assistenziale.
Non poche le domande che attendono una risposta. Su tutte il timore di essere stati scelti come vittime innocenti di uno scontro politico pre-elettorale senza esclusione di colpi.
Da alcune azienda filtrano già notizie di blocchi “prudenziali” del turnover con il dejà-vu di due assunzioni ogni tre pensionamenti: un taglio lineare, espressione di bassa capacità gestionale.
Nessuna assicurazione traspare sulle tutele da adottare sulle prime linee assistenziali che gestiscono le malattie acute con turnazione H24.
Nessuna ipotesi di analisi del sistema in termini di carichi di lavoro e standard minimi assistenziali sembra ad oggi essere nell’agenda dell’Assessorato.
Così le cifre da risparmiare assegnate alle diverse aziende non sembrano supportate da dati oggettivi.
Insomma, un piano lacrime e sangue che potrebbe avere davanti tre anni per essere attuato, ma che sembra debba essere varato in tutta fretta in poche settimane mettendo in fibrillazione gli uffici del personale delle aziende e tutto il personale medico e infermieristico già piegato sotto il peso di un turnover lumaca che ha lasciato molti reparti, a partire dai pronto soccorso, con vistose carenze di organico che nessuno sembra sapere come gestire. Una situazione già nera, in pieno picco di patologia invernale, oggi riceve, quello che potrebbe essere il colpo di grazia.
Siamo tutti consapevoli che alcuni servizi, resi nei micro-ospedali periferici piuttosto che nei super reparti di qualche grande policlinico non sempre rispondono ai criteri degli standard ministeriali. Ma la storia ci insegna che nessuno taglierà nulla sul fronte del numero dei servizi, bensì si taglieranno gli addetti alle singole unità operative che resteranno tutte in piedi erogando un’assistenza sempre più asfittica e inefficiente (vedi caos nei pronto soccorso e liste di attesa fuori controllo).
Intanto le fonti di stampa parlano di un livello di spesa da riferire al 2004 ridotto del 1,4%. La Legge di bilancio 2018 prevede invece un 1,3% per cento per le regioni in pareggio. Uno 0,1% che rappresenta un segnale che dovrebbe indurre ad una riflessione il governo della Regione. Inoltre la recente ripartizione del FSN 2018 mette a disposizione della Toscana circa 60 milioni in più rispetto al 2017. Perché tutta questa fretta?
Per il 26 contiamo di instaurare un tavolo di confronto strutturato che ci permetta di capire, condividere e contribuire come ogni giorno facciamo nelle corsie degli Ospedali Toscani.
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