Ospedali, in aumento gli appalti di servizi alle coop. La denuncia Aaroi-Emac: profili di irregolarità
Su Doctor33 l´intervista di Mauro Miserendino al Presidente Nazionale AAROI-EMAC sul ricorso alle cooperative da parte delle Aziende Sanitarie.
“Un ospedale cerca di tamponare le carenze in un servizio. E, in una situazione magari un po´ precaria tra accorpamenti di letti e di primariati, anziché emanare regolari bandi di concorso si affida a contratti “light”. Un tempo c´erano i cococo e i cocopro, ma la riforma della pubblica amministrazione li ha aboliti.
Così, contravvenendo alle norme di legge che prevedono medici ospedalieri pubblici assunti con contratto di lavoro pubblico, si rivolge a “liberi professionisti” da utilizzare come dipendenti. Ma se le ore a bando sono tante e ci vogliono tanti camici, tra orari non coincidenti e fatture una diversa dall´altra ci può essere un costo aggiuntivo per gli uffici.
Meglio dunque rivolgersi a una cooperativa che ha alle dipendenze medici, infermieri ed altri sanitari: la burocrazia la gestisce lei, le turnazioni pure, e lo staff per i reparti è assicurato. Anche per anni. Con buona pace dei modelli organizzativi realmente stabili, dei rapporti fiduciari, del legame medico-azienda e della tranquillità economica dei professionisti.
Questo ha denunciato in specifiche segnalazioni al Ministero della Salute il sindacato degli anestesisti rianimatori Aaroi-Emac guidato da Alessandro Vergallo.
…”
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