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Ringraziamenti per la partecipazione al Meeting AAROI-EMAC

Carissimi,

ad evento appena concluso, a nome dell’AAROI-EMAC che ho l’onore di rappresentare come Presidente, desidero ringraziarvi tutti per l’apporto che ci avete dato in occasione del Meeting SaQuRe 2018 svoltosi a Roma dal 24 al 26 Maggio scorsi.

La vostra presenza di quest’anno all’appuntamento nazionale annuale per la formazione e l’aggiornamento professionale tradizionalmente organizzato dalla nostra Associazione, ma per l’occasione riformulato nella denominazione, nell’egida, e nel programma, è stata preziosa, sia per averne potuto confermare il valore a tutti coloro che vi hanno partecipato, sia per averlo potuto rendere un’occasione di incontro e di confronto di ben più estesa portata rispetto alla sua dimensione ECM.

Come avete potuto constatare, e spero anche apprezzare sin dall’invito che Vi abbiamo rivolto per sostenere il Meeting con il Vs impegno di Relatori e Moderatori, quest’anno l’AAROI-EMAC, con la prima edizione del SaQuRe, ha fatto una scelta precisa, che ha costituito una svolta evidente rispetto al passato, di cui si è fatto primo promotore Franco Marinangeli, Presidente del Meeting, in una scelta di trasparenza e di coerenza rispetto all’avvenuta evoluzione dei tempi ed agli ormai tracciati accordi di collaborazione tra l’AAROI-EMAC e la SIAARTI, nell’interesse di tutti gli Anestesisti Rianimatori Italiani.

Il Meeting, infatti, ha affrontato i tradizionali temi scientifici della professione in stretta correlazione alla qualità e alla sicurezza del lavoro di tutti i giorni in ospedale, sottolineando l’importanza del ruolo dei medici  messo al servizio delle esigenze dei pazienti, in condizioni di lavoro serene, e non – pur sopportando la sorte di una remunerazione certamente insufficiente rispetto all’impegno – sotto forma di una sorta di missione a cui sacrificarsi sull’altare delle ristrettezze di risorse che oggi più di ieri, purtroppo, affliggono le nostre realtà lavorative negli ospedali pubblici e privati.

Ma – a prescindere dalla forma e dalla sostanza del Meeting SaQuRe – molte cose, negli ultimi tempi, sono cambiate nelle strategie dell’AAROI-EMAC orientate al perseguimento dei suoi fini statutari, tra cui la formazione e l’aggiornamento professionale dei suoi Iscritti, e più in generale l’implementazione del valore della loro disciplina specialistica, restano senza dubbio obiettivi che l’Associazione è per sua stessa costituzione chiamata a mantenere e ad implementare.

Uno step fondamentale per quest’evoluzione è senz’altro stato lo Statement sottoscritto con la SIAARTI il 16 Dicembre 2017, con il quale la Società Scientifica più prestigiosa e l’unica Organizzazione Sindacale che rappresentano a tutti i rispettivi livelli gli Anestesisti Rianimatori Italiani si sono formalmente date atto, l’una all’altra, degli specifici valori che le animano, ma soprattutto si sono prefisse insieme obiettivi di comune crescita e sviluppo, nel perseguimento – ciascuna nei propri ambiti – delle loro finalità. Finalità distinte per ruoli e funzioni associative, ma inevitabilmente tutte orientate al comune ed unitario interesse di una categoria specialistica che solo un’altrettanto comune ed unitaria sinergia, posta in atto sia sul versante scientifico sia su quello sindacale, può rendere vincente.

Si tratta certo di un primo passo, al quale dovrà far seguito, sin da subito, anche per arrivare ancor più uniti alla prossima edizione 2019 del Meeting SaQuRe, l’innesto di ulteriori marce in avanti, in modo tale che l’AAROI-EMAC persegua la formazione e l’aggiornamento professionale dei suoi Iscritti sempre più collaborando con la SIAARTI nella produzione e nella diffusione della cultura e della conoscenza scientifica, con il proprio crescente apporto sindacale nel merito dell’organizzazione del lavoro che la professione mette al servizio dei bisogni di salute.

Occorre abbandonare una volta per tutte ogni forma di concorrenzialità del Sindacato sul terreno di studio e ricerca spettante alla Società Scientifica, così come occorre abbandonare con altrettanta determinazione certi stereotipi secondo i quali il Sindacato “non aiuta” a tradurre in lavoro efficace ed efficiente, a beneficio dei pazienti, le competenze scientifiche e più in generale professionali di coloro i quali ne sono rappresentati, e che proprio nel Sindacato, giustamente, vedono un punto di riferimento per la tutela dei propri diritti di lavoratori, fermo restando il dovuto rispetto dei doveri – non solo contrattuali – che la professione impone.

I criteri di buona organizzazione del lavoro che il Sindacato si prefigge non sono infatti per nulla in conflitto con il valore di un’attività lavorativa che trae linfa vitale da una formazione scientificamente validata.

Tant’è vero che in troppi ospedali oggi è negato il diritto contrattualmente dovuto e mai abbastanza preteso alle ore di aggiornamento professionale; e si tratta – guarda caso – proprio di quegli ospedali le cui amministrazioni si fanno fautrici di una produttività operaia nel suo significato più deleterio, e non di una efficienza qualitativamente elevata per l’offerta di cure complesse ed altamente specializzate come quelle erogate in sala operatoria o in rianimazione.

E occorre dire anche di più, more solito con un’ormai consueta chiarezza che non ha timori di sollevare surrettizi fraintendimenti: Sindacato e Società Scientifica, se vorranno davvero rappresentare tutti gli Anestesisti Rianimatori Italiani e non solo una loro parte più o meno consistente, dovranno procedere insieme anche al CPAR, il Collegio dei Professori della categoria, affinché i fabbisogni di Specialisti nella nostra Disciplina siano finalmente riconosciuti dalle Istituzioni che ne regolano gli accessi, con un adeguamento vero e non cosmetico alle necessità reali del numero di posti nelle Scuole di Specializzazione.

Anche su questo specifico obiettivo, che consentirebbe finalmente di risolvere, senza alcun fariseismo più o meno obbligato da situazioni incresciose che tutti conosciamo bene, il problema di Medici in Formazione utilizzati al posto degli Specialisti, occorre investire i nostri comuni sforzi.

Un altro obiettivo altrettanto importante è la trasformazione in regolari contratti di lavoro della dirigenza medica (quindi con CCNL del pubblico impiego) della pletora di contratti di lavoro atipici (tra cui quelli da “specialisti ambulatoriali”) che hanno finora invaso illecitamente le sale operatorie, le rianimazioni, e le altre unità operative ospedaliere più “di frontiera”, come i Pronto Soccorso.

Un altro obiettivo ancora resta la difesa delle nostre competenze dagli appetiti di altre Discipline che vorrebbero addirittura usare verso gli Anestesisti Rianimatori, nel nome di  una “trasversalità multidisciplinare” a senso unico, addirittura la “gentilezza” di escluderli da ambiti di cui essi stessi sono stati creatori, solo per fare qualche esempio dall’elisoccorso alle ambulanze medicalizzate, dalla medicina iperbarica alla terapia del dolore, ma sempre facendo i generosi con la bontà altrui (la nostra), dato che resta sempre e comunque a noi il privilegio di dover soccorrere certi incauti esploratori dei nostri territori professionali avventuratisi oltre i limiti che elementare prudenza vorrebbe.

Ecco perché (concludendo questa mia per non annoiarvi troppo) Sindacato e Società Scientifica possono e devono continuare a convergere, anche sognando in grande, come sottolineato in occasione del saluto inaugurale al Meeting che ho avuto il piacere di rivolgere ai presenti in auditorium insieme ai principali artefici dello Statement AAROI-EMAC/SIAARTI del 16/12/2017 presenti all’evento, il Presidente SIAARTI Antonio Corcione ed il Candidato alla Presidenza SIAARTI per il triennio 2022-2024 Antonino Giarratano, al quale l’AAROI-EMAC ha espresso chiaramente il suo endorsement, apprezzandone il programma.

L’auspicio inaugurale del Meeting, per chi non avesse avuto modo di ascoltarlo in tempo reale, è che tutti gli Anestesisti Rianimatori Italiani, un giorno non lontano, siano al contempo Soci SIAARTI ed Iscritti AAROI-EMAC. Un sogno? Oggi lo è sicuramente, ma la realtà potrebbe – un giorno – non essere tanto diversa. Dipenderà da quanto sapremo anticiparne insieme le opportunità.

L’edizione del SaQuRe 2019, che si terrà sempre a Roma in Maggio, è già in fase di progettazione. Contiamo su di Voi anche per quell’occasione!

Ancora grazie, un cordiale saluto.

Alessandro Vergallo
AAROI-EMAC
Presidente Nazionale

 

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