Spedali Civili di Brescia, tra Medici e Direzione Generale occorre recuperare il dialogo
L’intervento di Andrea Coelli – Responsabile AAROI-EMAC Brescia e Medico degli Spedali Civili,
e di Cristina Mascheroni – Presidente AAROI-EMAC Lombardia
Il Comunicato Stampa diffuso ieri da alcuni Sindacati Medici della ASST Spedali Civili di Brescia ci ha lasciato stupefatti. Non tanto per i suoi contenuti, che troviamo eccessivi nella forma e in alcuni passaggi anche fuorvianti nella sostanza. Questo ce lo aspettavamo, dato il clima infuocato creatosi nei giorni scorsi sulla vicenda riguardante le ripercussioni sulla corresponsione della retribuzione di risultato conseguenti agli errori di documentazione clinica che comportano per l’ASST un danno economico rilevantissimo. Quello che ci ha sorpreso è ritrovare l’AAROI-EMAC tra le Sigle firmatarie del Comunicato, che ci risulta giunto finanche all’attenzione del Governatore Regionale Fontana attraverso una lettera.
Una condivisione ingenuamente superficiale, che a nome dell’AAROI-EMAC è pertanto revocata in toto.
Fermo restando che non possiamo fare a meno di concordare sul fatto che l’attuale situazione lavorativa dei Medici Ospedalieri è tutt’altro che rosea, non soltanto a Brescia, ma nell’Italia intera, ci occorre l’obbligo di fare alcune precisazioni, solo le più significative per esigenza di estrema sintesi, perché riteniamo che la vicenda, relativamente al caso specifico, vada valutata nella sua completezza e senza partigianerie di sorta.
La retribuzione di risultato è una voce stipendiale che è legata al raggiungimento, per l’appunto, di risultati in base agli obiettivi assegnati. Le procedure aziendali di assegnazione degli stessi ci risultano essere state, negli anni e non da ieri, centrate anche sulla corretta compilazione della documentazione clinica, incomprensibilmente ritenuta negli anni un ‘pro-forma’ da troppi Colleghi.
In troppe UU.OO. gli errori in questione hanno raggiunto livelli tali da causare l’anno scorso, tra mancati rimborsi regionali e sanzioni (sempre irrogate dalla Regione!), 2,5 milioni di euro di ammanchi a danno dei bilanci dell’Azienda. Una cifra che per il 2018 potrebbe addirittura aumentare.
Limitando a quanto sopra le nostre osservazioni, ci pare francamente strumentale l’aver utilizzato la ‘sorpresa’ dei Colleghi messi di fronte a risultati oggettivamente verificati come insufficienti rispetto al raggiungimento degli obiettivi assegnati per attacchi che, prendendo a spunto l’argomento specifico di questa ‘penalizzazione’, hanno fini che non ci paiono affatto chiari.
Una strumentalizzazione che non appartiene allo spirito dell’AAROI-EMAC.
Comprendiamo, perché investe anche i Medici che la nostra Associazione rappresenta, il malessere conseguente all’essere sempre più sommersi di ‘burocrazia clinica’, ma non comprendiamo né il rifiuto a priori di dover fare i conti con la stessa, né tantomeno talune fantasiose richieste di ‘personale amministrativo’ che secondo alcuni Colleghi dovrebbe occuparsi di raccogliere e/o correggere informazioni cliniche che sono invece parte integrante dell’attività professionale dei Medici. Senza considerare che anche con queste richieste si svilisce la professione, ci pare che esse mettano in discussione le più elementari basi di serietà reciproca tra Medici e Direzioni Ospedaliere.
Una quota non secondaria di ‘burocrazia’ (p. es. la regolare informazione clinica al paziente ed il relativo consenso alle prestazioni sanitarie, così come la regolare tenuta di tutta cartella clinica) è indispensabile per lavorare meglio e in sicurezza, ed è innegabilmente sanitaria, medica in primis. Da questo non si può prescindere.
Ha agito male la Direzione Generale ad applicare una previsione normativa e contrattuale, per quanto possa essere o meno draconiana?
Nel merito, riteniamo che, almeno sotto il profilo formale, tale applicazione sia difficilmente contestabile senza cadere nel ridicolo, e ci auguriamo comunque che questa vicenda, non solo in relazione alle sue cause di scontro nello specifico, ma anche e soprattutto in una prospettiva ben più ampia, abbia fatto emergere la necessità di migliorare, in modo collaborativo tra le parti in causa, le sinergie tra la gestione amministrativa ed economica ospedaliera e le attività cliniche dei Medici, che non possono né chiamarsene fuori, né esserne estromessi loro malgrado. Nel metodo, sempre augurandoci che tutti vogliano aprire la loro vista ad un orizzonte più largo, riteniamo sia ora di un confronto sindacale da migliorare in tutti i suoi aspetti, affinché si possa ricostruire un clima lavorativo sereno, non solo per ciò che riguarda un benessere ‘economico’, ma anche e soprattutto per quello più in generale professionale e lavorativo. Un obiettivo, questo, che senza tema di smentita è fondamentale più di ogni altro per la tutela della salute dei nostri pazienti.
Andrea Coelli
Responsabile Provinciale AAROI-EMAC Brescia
Anestesista Rianimatore ASST Spedali Civili Brescia
Cristina Mascheroni
Presidente AAROI-EMAC Lombardia
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