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CCNL 2016-2018 – Assenza di volontà politica per il rinnovo

Carissimi,

il nostro CCNL, scaduto da quasi 10 anni, registra l´ennesima assenza di volontà politica per il suo rinnovo. Lo scorso mercoledì 26 settembre abbiamo favorevolmente registrato, nell´incontro che ci ha concesso, la disponibilità del Ministro della Salute, On. Giulia Grillo, a farsi in qualche modo carico  delle nostre richieste. Ma sappiamo tutti bene che il suo Dicastero non consente alcuna possibilità di decidere sulle risorse economiche occorrenti ad un rinnovo contrattuale che somiglia sempre più ad un´elemosina in crescente sofferenza quanto ai tempi di attesa e in continuo ribasso quanto ai pochi spiccioli che ci spetterebbero di conseguenza. Nè le richieste ministeriali di maggiori risorse per il SSN nella prossima Legge di Bilancio appaiono essere nelle priorità di questo Governo, che in quest´ambito non si discosta dai precedenti.

Ieri giovedì 27 settembre si è svolto l’ultimo confronto in ARAN, esitato in un nulla di fatto. Le trattative si sono quindi interrotte per l´assenza di certezze sulla disponibilità economica necessaria per riconoscere ai Medici ed agli altri Dirigenti Sanitari Ospedalieri quel poco (il 3,48% di aumento stipendiale effettivo) che nel frattempo è stato almeno ottenuto da diverse altre categorie di lavoratori. Quest´assenza di certezze deriva sia dal continuo rinvio da parte del MEF – anche a causa di articoli di legge approvati dal vecchio Esecutivo soppiantato a Giugno da quello attuale – sull´inserimento nella massa salariale dell´indennità di esclusività, sia per l´assenza di volontà politica di risolvere normativamente tale ostacolo, tanto al livello politico nazionale quanto al livello anch´esso politico più decentrato della Conferenza delle Regioni.

Tutto ciò rende impossibile la prosecuzione del tavolo tecnico per mezzo del quale finora, sommessamente e con grande buona volontà, abbiamo lavorato per oltre 8 mesi ad una trattativa contrattuale, iniziata con il precedente Esecutivo, che il cambio di Governo nel frattempo avvenuto non è servito a sbloccare.

Infatti, se non possono bastarci le parole del Ministro Grillo, se nessun altro Organo Politico di Governo Nazionale si è degnato di abbassarsi a voler affrontare il nodo del nostro contratto di lavoro, tanto meno ci può bastare l’intervento del presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Sergio Venturi, che, nel commentare l’interruzione della trattativa, ha affermato: “Apprendo con rammarico che l’intersindacale medica ha sospeso la partecipazione al tavolo contrattuale presso l’Aran per il rinnovo del CCNL della Dirigenza Medica, Sanitaria, Veterinaria e delle Professioni sanitarie. Sono certamente condivisibili le finalità di tutela del sistema sanitario pubblico e spero in una ripresa in tempi rapidi della contrattazione. Come Conferenza delle Regioni e delle Province autonome abbiamo già richiesto al Governo uno specifico finanziamento nella legge di bilancio in corso di predisposizione”.

Abbiamo quindi deciso, insieme alle altre Sigle aderenti all’Intersindacale della Dirigenza Medica, Veterinaria, Sanitaria, di aprire una vertenza nazionale con iniziative di protesta nazionali e decentrate per rendere quanto più possibile diffuso il nostro dissenso, ed in prospettiva con un imminente sciopero che per quanto ci riguarda come AAROI-EMAC abbiamo proposto debba essere articolato – con modalità in via di definizione – in almeno tre giornate, del peso di una intera delle quali la nostra OS, che rappresenta un decimo del tavolo sindacale, è generosamente disposta a farsi carico da sola.
Purtroppo quanto predetto sulla nostra rivista chiusa due giorni fa (e già disponibile online https://www.aaroiemac.it/notizie/-n1694.html)  è diventato realtà. Dobbiamo prepararci ad un periodo intenso nel quale la compattezza della nostra categoria potrà certamente farsi sentire con la massima forza. Convinzione che abbiamo tenuto a rimarcare in un intervento durante la Conferenza Stampa Intersindacale che si è tenuta ieri.

Il rinnovo contrattuale non è solo adeguamento economico stipendiale: nessuno finora ha avuto il coraggio di dire che lo sprezzamento di un´intera categoria di professionisti, iniziata dal Governo Renzi che dichiarava anche nell´ambito delle trattative dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego di voler “togliere ai ricchi” (i medici) per “dare ai poveri”, sprezzamento che il nuovo Esecutivo continua senza alcun segnale di volerlo risolvere, significa mettere alla gogna questi professionisti anche su altri piani.

Le violenze in ambito sanitario, in costante aumento anche e soprattutto verso i Medici, ne sono una chiara evidenza. E’ responsabilità dei decisori politici se i cittadini non si ritengono soddisfatti di un servizio che spesso non siamo in grado di garantire come il cittadino vorrebbe per mancanza di risorse e di valorizzazione della nostra professionalità. Il rispetto verso la dignità di una professione inizia anche dal riconoscimento economico del suo valore. Se questo viene negato a livello istituzionale, giocoforza lo sarà sempre di più a livello sociale.

Sarà nostra cura informarvi costantemente, sia attraverso Comunicazioni via email, sia attraverso gli altri strumenti AAROI-EMAC aggiornati in tempo reale:
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Cordiali saluti.

Dr Alessandro Vergallo
Presidente Nazionale AAROI-EMAC

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