Contratto dirigenza medica e sanitaria. Torna il sereno: raggiunta intesa verbale tra Aran e Sindacati sui fondi contrattuali
La lettera del Presidente Nazionale AAROI-EMAC, Alessandro Vergallo, sul “tormentato processo di rinnovo del CCNL” per il quale il clima non è tornato sereno ma resta variabile.
Gentile Direttore,
il tormentato processo di rinnovo del CCNL ha solo rivisto il riaprirsi di uno spiraglio di luce dopo la promessa ARAN di rivedere l´impostazione sulla “armonizzazione dei fondi contrattuali” tra le varie categorie professionali dirigenziali a cui (per noi obtorto collo) sarà applicato il nuovo CCNL. La “armonizzazione” in questione – lo ricordiamo – fu prevista dalla Legge n. 75/2017, all´Art. 23, comma 1, ma si badi bene soltanto relativamente al trattamento economico accessorio, e per giunta specificando che si tratta, sempre per legge, di una “progressiva armonizzazione”.
Per essere ancora più chiari, invece, la proposta ARAN che era stata caldamente sostenuta, nei giorni scorsi, dalla solitaria ANAAO, prevedeva (in attesa della sua nuova formulazione richiesta con ferma determinazione dall´AAROI-EMAC, che si spera avvenga in modo almeno accettabile) una brutale “unificazione” in un fondone comune a tutte le professioni sanitarie, dove però i medici sarebbero stati di gran lunga i principali contribuenti, “omogeneizzando” le varie professionalità e le loro retribuzioni, con ogni più ampio ed immaginabile possibile travaso di competenze, anche sul piano organizzativo oltre che su quello economico.
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