Riforma pensioni: le proposte COSMED al Ministero del Lavoro
RIFORMA PENSIONI: LE PROPOSTE COSMED PER UNA PREVIDENZA PIÙ EQUA E CON MAGGIORI CERTEZZE PER IL FUTURO
Centralità delle condizioni di lavoro e della necessità di provvedimenti di accompagnamento alla pensione collegati all’ingresso del lavoro dei giovani.
Sono queste alcune delle richieste della COSMED presentate nell’incontro con il Ministro Nunzia Catalfo sulla riforma delle pensioni, apprezzandone il metodo di un confronto aperto e senza pregiudiziali:
LA CENTRALITÀ DELLE CONDIZIONI DI LAVORO
La corsa al pensionamento anticipato ha tra le molte cause la mancanza di un programma di accompagnamento alla pensione. Infatti non esistono incentivi alla permanenza in servizio e il pensionando non riceve nessuna agevolazione in termini di numero di giorni di ferie, orario di lavoro al raggiungimento di un’età vicina alla pensione di vecchiaia. Inoltre, nonostante numerose raccomandazioni dell’unione europea e i suggerimenti contenuti nei contratti di lavoro non esistono norme cogenti che esonerino dal lavoro notturno e festivo perlomeno gli ultra sessantaduenni. Infine il sistema di calcolo della pensione che nel sistema misto è ancora condizionato per la parte retributiva dall’entità dell’ultimo stipendio, questo fatto scoraggia e penalizza economicamente il ricorso al part-time negli ultimi anni di lavoro.
STAFFETTA GENERAZIONALE
Abbinare su base volontaria un tempo parziale di un giovane con un tempo parziale di un pensionando senza penalizzazioni prevedendo un calcolo della pensione sul maturato a tempo pieno. In tal modo si valorizza il bagaglio di esperienza dei lavoratori più anziani utilizzandolo alla formazione dei giovani e limitando il precariato delle nuove generazioni.
SEPARARE PREVIDENZA ED ASSISTENZA
La previdenza alimentata dai contributi dei lavoratori deve essere distinta da prestazioni assistenziali, pur necessarie ma che devono essere alimentate dalla fiscalità generale. Gran parte degli emolumenti pensionistici derivano infatti quasi esclusivamente dai contributi dei lavoratori versati in sede di contrattazione e durante l’attività lavorativa.
INTERVENTI SUI LAVORI USURANTI
Il vantaggio dei lavori usuranti rispetto a mansioni normali è troppo limitato e rischia di demotivare lo svolgimento di determinate attività lavorative necessarie e che richiedono adeguati incentivi normativi ed economici.
“Dopo averci rassicurati che al momento le indiscrezioni su nuovi limiti di età e quote non sono frutto di proposte governativa – commenta il Segretario Generale della COSMED – il Ministro ha aperto una fase di ascolto preliminare e intende attivare due commissioni di esperti per approfondire la questione dei lavori usuranti e la separazione tra previdenza ed assistenza. Parallelamente sono stati istituiti cinque tavoli tecnici con le parti sociali sui seguenti temi: problematiche della previdenza dei giovani e dei lavoratori discontinui e il ripristino di una pensione minima di garanzia; superamento della legge Fornero e flessibilità in uscita; trattamento delle pensioni in essere e cuneo fiscale per i pensionati; provvedimenti per la non autosufficienza e cure a lungo termine; previdenza complementare. Questo il calendario dei tavoli tecnici: 3 febbraio per i giovani, 7 febbraio per le pensioni, 10 febbraio per la flessibilità in uscita, 19 febbraio per la previdenza complementare. Una prima sintesi è prevista per il mese di marzo.
Il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori, la presenza dell’Inps con il suo Presidente Tridico e dei Ministeri sono certamente di buon auspicio – conclude Cavallero – per un intervento coordinato e condiviso che semplifichi la previdenza rendendola più equa dando certezze per il futuro.
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