COVID-19, test su Operatori Sanitari con tampone
La sottoscritta Confederazione e le sottoscritte OO.SS. della dirigenza medica e sanitaria del Molise, oltre che confermare quanto già esposto in questi giorni a livello nazionale dalla COSMED, dall’AAROI EMAC e dall’ANAAO ASSOMED, intendono chiarire, anche alla stampa non specializzata, nell’ottica di collaborazione con le Istituzioni e di voler garantire la migliore qualità dell’assistenza possibile, le problematiche relative all´ipotesi di acquisto ed utilizzo in Molise di test sierologici rapidi per la diagnosi di COVID-19.
Si informa che, a tutt’oggi, il GOLD STANDARD, al fine di DIAGNOSI di INFEZIONE da SARS-CoV-2, a livello internazionale, anche secondo l´OMS, è il RT-PCR per la ricerca ed amplificazione dell´RNA virale da eseguire sui tamponi naso-faringei. I test sierologici per la ricerca di IgM ed IgG, al momento, ancora non risultano validati ai fini diagnostici, anche se consentono, rispetto alla RT-PCR, una maggiore facilità e un significativo risparmio di tempo nell´esecuzione. Ritengono, dunque, che potranno, auspicabilmente, essere utilizzabili in un futuro, magari anche prossimo, ma solo una volta approvati e certificati per il loro utilizzo da parte degli Organismi Competenti.
Allo stato attuale pare che non si conoscano ancora a pieno la sensibilità e specificità dei vari tests sierologici, per cui è indispensabile completare, da parte degli Organismi Competenti, le fasi di validazione e certificazione. In una tale ottica potrebbe anche essere utile un coinvolgimento dei professionisti del Laboratorio di Riferimento Regionale per il COVID-19.
Suggeriscono, dunque, di continuare, al momento, ad utilizzare il test Gold Standard suddetto sui tamponi naso-faringei, che chiedono di effettuare anche a tutti gli operatori delle categorie più esposte e “a rischio” con un monitoraggio continuo e iniziando, semmai, a rotazione, dal personale dei Pronto Soccorso e delle Rianimazioni, il primo giorno, il secondo giorno da quello delle Terapie sub-Intensive e Malattie Infettive, quindi Medicina Interna, Chirurgia, e così via, non tralasciando il personale del servizio 118.
Tale metodologia potrebbe attuarsi anche per tutti quei Pazienti che, pur seguendo percorsi separati rispetto a quello per i sospetti positivi per COVID-19, si recano nei Pronto Soccorso e che successivamente vengono ricoverati nelle UU.OO. tradizionali, al fine di evitare eventuali contagi intraospedalieri ed anche futuri contenziosi medico-legali.
L´ approvvigionamento del test con RT-PCR, di conseguenza, dovrebbe essere sufficiente, tempestivo e costante nel tempo, così come le strutture deputate a tutta la mole di lavoro dovrebbero essere potenziate con un numero adeguato di personale dedicato: per tali scopi si utilizzino urgentemente tutti gli strumenti normativi ed economici vigenti ( cosiddetto DL Calabria, Legge Finanziaria per 2020, risorse economiche messe a disposizione dalla Protezione Civile).
Per tutti i pazienti positivi, compreso il personale sanitario, ritengono che sarebbe opportuno prevedere un isolamento nell’ ambito di strutture dedicate (es. Ospedale Larino e/o Venafro) piuttosto che in ambito domestico, come già si sta iniziando ad attuare in qualche regione italiana, ciò al fine di evitare, per quanto possibile, la diffusione del contagio tra familiari. Infine, avendone la possibilità, per il personale più esposto al rischio si potrebbero mettere a disposizione alloggi singoli, quanto più vicini alla sede di lavoro, sempre al fine di prevenire il contagio tra familiari. “Last but not leaest” intendono ringraziare tutti quei privati cittadini che hanno voluto fare donazioni per l’acquisto di strumentazioni e di quant’altro di utilità nella gestione dell’attuale emergenza sanitaria.
AAROI-EMAC MOLISE Dott. David Di Lello
ANAAO ASSOMED MOLISE Dott. Massimo Peccianti
COSMED MOLISE Dott. Giovanni Pulella
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