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Regione Marche. Accordo su risorse lavoro Covid

Comunicazione agli Iscritti

L´Accordo tra le OO.SS. e la Regione Marche rappresenta l’applicazione di alcune norme ministeriali e contrattuali previste anche per un riconoscimento dell’attività svolta dai colleghi in ambito “gestione pandemia”, ponendo un totale di circa 20 milioni di euro, ripartiti tra Comparto e Dirigenza sanitaria.

E’ suddiviso in 4 parti.

La prima dispone quanto previsto dal D. Legge 18/2020 (uno dei tanti emanati in emergenza COVID): per le Marche la somma di 6.422.635,00 da suddividere, in relazione alle dotazioni economiche dei rispettivi fondi contrattuali ed al n° di dipendenti regionali,  tra comparto (16.770 unità per 4.303.165,00 euro) e Dirigenza (3.128 unità per 2.119.470,00 euro). A questa somma si aggiungono 2.000.000,00 di euro provenienti dalla disponibilità del punto 3 dell’accordo, originariamente previsto in 11.000.000,00 e che si riduce a 7.000.000,00 per lo spostamento anche di altri 2.000.000,00 al comparto.  La suddivisione tra le aziende (lettera b) ha tenuto conto della diversa incidenza della pandemia tra le varie aree regionali. La lettera c) individua alcuni parametri per la distribuzione dell’importo in sede decentrata e la lettera d) ha definito in due fasce la differenziazione delle quote ai Dirigenti che hanno partecipato alla gestione dei Pazienti COVID (anestesisti Rianimatori in fascia alta), tenendo in considerazione anche come la quota ulteriore di 2.000.000,00 debba essere distribuita per prestazioni “particolarmente gravose”.

La seconda dispone l’applicazione di quanto previsto dalla legge Gelli 2017: risorse pari a 2.026.750,00 euro che andranno ad implementare il fondo per le particolari condizioni di lavoro (una parte relativa al 2019 – circa 800.000,00 euro) e l’altra relativa all’anno 2020 che potrebbe essere in parte finalizzata al sostegno delle prestazioni per pandemia. Queste risorse consolidano il fondo per particolari condizioni di lavoro e potranno, come già anticipato da AAROI-EMAC, essere prese (tutte o parte) per essere trasferite nel fondo di posizione al fine di elevare la componente economica destinata alla retribuzione di posizione variabile. Il tutto a seguito di contrattazione decentrata.

La terza riguarda un “tesoretto” di 7.000.000,00 da dividere tra dirigenza e comparto per prestazioni aggiuntive nel periodo considerato: ovviamente sono turni effettuati in più dell’orario istituzionale, secondo la consueta metodica. Le Aziende opereranno una ricognizione ed avranno possibilità di accesso a tale fondo disponibile (è extracontrattuale e posto a disposizione dal bilancio regionale e, quindi, aziendale: in sostanza hanno i soldi per pagare le attività aggiuntive!).

La quarta è esclusivamente temporale: il protocollo si applica al periodo 1 marzo – 31 luglio 2020.  

Aspettiamo quindi la convocazione decentrata nelle Aziende per la sua applicazione e erogazione economica.

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