Premialità Covid Calabria. Confronto regionale va rivisto
Le Sezioni Regionali Calabria di AAROI-EMAC, ANAAO-ASSOMED, ANPO, CIMO, FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFOSNR), FEDIRETS, FESMED, FVM (SIVeMP-SMI-FIALS area Dirigenza Medica e Sanitaria-FISMU) scrivono a Quotidiano Sanità:
“Gentile Direttore,
l’articolo 6 (Confronto Regionale) del CCNL 2016/2018 dell’Area Sanità prevede che attraverso questa nuova modalità relazionale le regioni possano, entro 90 giorni dall’entrata in vigore e previo confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie dello stesso, emanare linee generali di indirizzo alle Aziende, anche per lo svolgimento della contrattazione integrativa, in diverse materie, tra le quali “i criteri di allocazione delle risorse che finanziano il salario accessorio previste da specifiche disposizioni di legge per le quali è necessario l’intervento regionale che tengano anche conto della perequazione e compensazione a livello regionale”.
Dunque, per quanto riguarda la Dirigenza Area Sanità, le regole del gioco si sarebbero dovute scrivere, in maniera preventiva, entro il 18 marzo ultimo scorso. Anche, magari, solo in videoconferenza, naturalmente. Ma sulle relazioni sindacali, almeno per quanto riguarda le organizzazioni di categoria, forse in Regione Calabria sarebbe opportuno fare un corso accelerato. Così, giusto per non essere costretti a classificare alcuni atteggiamenti fin qui tenuti come minimo “sgarbi istituzionali”.
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