L’AAROI-EMAC su La Stampa
Su La Stampa le dichiarazioni del Presidente Nazionale AAROI-EMAC, Alessandro Vergallo, sulla situazione dei posti letto di Terapia Intensiva oggi disponibili e sulla carenza di Anestesisti Rianimatori:
“Le regioni stanno correndo ai ripari rivedendo i loro piani pandemici, a cominciare dal potenziamento delle terapie intensive. Con il commissario Domenico Arcuri c’è già l’accordo per un bando ultra rapido che consentirà a breve di aprire 1.044 cantieri in 457 ospedali e 176 asl per creare stabilmente 3.444 letti in terapia intensiva e 4.123 in sub-intensiva, la metà riconvertibili se necessario per i pazienti più gravi. Ma nel frattempo bisogna cavarsela con i letti che ci sono: i 5.179 dell’era pre-Covid, più un migliaio che secondo l’associazione degli anestesisti rianimatori Aaroi sono stati stabilizzati sui 3.300 messi su in tutta fretta durante i mesi più bui dell’emergenza. Ma che non rispondono ai requisiti di sicurezza per pazienti infettivi né a quelli logistici, «perché collocati in spazi troppo angusti», spiega Alessandro Vergallo, presidente dell’associazione. In tutto quindi circa seimila letti, ma la linea Maginot da non superare è quella di 1.500 ricoveri Covid in terapia intensiva. Questo perché dei cinquemila letti preesistenti «bisogna considerare che in autunno e inverno, con i malanni stagionali nei più anziani, il 90% viene occupato». Ne restano a disposizione circa 500 che, sommati ai mille nuovi, fanno 1.500. Di questi, quelli ancora liberi sono circa 1.200 (gli altri sono già occupati da pazienti Covid). Senza considerare la carenza di medici perché, nonostante i mille specializzandi dell’ultimo biennio assunti col decreto del 9 marzo, di anestesisti ne mancano ancora tremila”.
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