Mancate remunerazione operatori Elisoccorso
La querelle tra operatori ed Aziende di appartenenza ha raggiunto limiti di decenza francamente non più tollerabili. Da oltre un anno i medici anestesisti rianimatori e gli infermieri di area critica che prestano la loro opera sulle eliambulanze della Regione Calabria, non percepiscono la giusta remunerazione. Non tutti, solo quelli appartenenti all’ASP ed all’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio, entrambe di Catanzaro. Gli operatori si sono trovati, infatti, nel bel mezzo di una disputa tra Aziende Sanitarie e Regione. Una disputa unilaterale dato che, a specifiche richieste da parte delle Aziende, pare nessuna risposta sia pervenuta né dal Dipartimento Tutela della Salute, né da parte della Struttura Commissariale.
Nel frattempo però, gli operatori, hanno continuato, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza a garantire la loro presenza in servizio, ben consapevoli dell’importanza della loro funzione, in una realtà sanitaria, quella calabrese, afflitta da molteplici ed ingravescenti criticità organizzative.
Ed hanno continuato pagare le loro spese di trasferta per raggiungere le quattro basi elisoccorso della Calabria, ad esporsi ai non indifferenti rischi, professionali e fisici. Ad impegnare il loro tempo libero, dato che si tratta di prestazioni rese al di fuori dell’orario di lavoro. Dunque tempo rubato alle proprie famiglie, ai propri momenti liberi.
L’AAROI EMAC Calabria, nella persona del suo legale rappresentante, dopo aver esperito diversi formali e vani tentativi di concludere positivamente questa vicenda, assistita dall’Avvocato Valentina Maria Siclari del foro di Reggio Calabria, ha presentato un esposto all’attenzione della Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro ed alla Procura Regionale della Corte dei Conti affinché possa essere adeguatamente valutata ed accertata l’eventuale sussistenza di rilievi di carattere penale e/o amministrativo-contabile.
Comunicato Stampa ripreso su:
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