UN ANNO IN TRINCEA
Un anno di emergenza sanitaria, un anno in cui Medici Anestesisti Rianimatori e dell’Emergenza-Urgenza, insieme agli Infermieri che con loro lavorano fianco a fianco hanno combattuto e continuano a combattere più di chiunque altro contro il Sars CoV-2. Una strada ancora lunga, ma sulla quale si intravede un lontano spiraglio di luce grazie alla campagna vaccinale, pur se ancora con diverse incognite. Un anno terribile, che a ripercorrere fa venire i brividi. Indelebili sono le immagini di Colleghi Ospedalieri distrutti dalla fatica, molti dei quali si sono ammalati o sono addirittura morti, ai quali va costantemente il nostro pensiero. Immagini di Terapie Intensive piene ben oltre i loro posti letto pre-pandemici, e di Pronto Soccorso presi d’assalto anche a causa del default incommentabile della Medicina del Territorio, situazioni che purtroppo a un anno di distanza rappresentano ancora, pur a macchia di leopardo nelle varie Regioni italiane, la cronaca quotidiana. Proprio per non dimenticare che quanto accaduto lo scorso anno può ritornare a verificarsi, occorre non abbassare la guardia.
Ad un anno dal giorno in cui l’intuizione della nostra Collega Annalisa Malara permise di scoprire il Paziente 1, l’AAROI-EMAC ancora una volta dice GRAZIE a tutti i Colleghi in prima linea. GRAZIE per la competenza, la professionalità, la forza, il coraggio, l’umanità, la capacità di fare squadra e rete, tutte qualità che costituiscono l’essenza stessa della loro altissima professionalità, grazie alle quali – anche in assenza di un vero coordinamento del SSN la pandemia Covid-19 è stata contenuta nei suoi effetti più devastanti. Se questi Colleghi – è bene che nessuno lo dimentichi – si fossero limitati, come alcuni altri purtroppo hanno fatto e in parte continuano a fare, ad applicare al loro lavoro qualche riga di una qualche “convenzione di lavoro”, utilizzandola come uno scudo invece che come un impegno al servizio dei Cittadini, i risultati ci avrebbero portati oggi a dover constatare perdite umane, sociali ed economiche molto più devastanti, e ci farebbero essere meno ottimisti soprattutto per quanto ci attende in futuro.Impossibile dimenticare i sacrifici, i periodi di lontananza dalle famiglie, la fatica di turni di lavoro resi ancora più difficili dalle protezioni anti-COVID. E l’elenco potrebbe essere ancora molto lungo.
Quello che è successo passerà alla storia, come alla storia passerà la risposta che i Medici Anestesisti Rianimatori e dell’Emergenza-Urgenza hanno dato ad una situazione di emergenza senza precedenti per salvare vite umane. Un anno di trincea e la guerra non è vinta, per questo continuiamo a chiedere ai Cittadini, come abbiamo fatto in questi mesi di NON ABBASSARE LA GUARDIA!
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