Vergallo all’AdnKronos: “ultimo regalo non consentire la didattica in presenza”
L’intervista del Presidente Nazionale AAROI-EMAC, Alessandro Vergallo, all’AdnKronos:
“Si registra un’accelerazione in negativo rispetto scorse settimane. E pur senza raggiungere i picchi ripidi che si erano verificati nella prima ondata, sta assumendo un andamento preoccupante”.
“In questo difficile anno sono state messe, da parte nostra, tutte le possibili ‘pezze’ per far fronte alla pandemia nei nostri reparti. Come rinuncia alle ferie, riposi saltati. I medici delle terapie intensive sono estremamente provati da tutto questo super lavoro che c’è stato e che non accenna a diminuire”.
“…la nuova ondata si sta abbattendo su una popolazione di professionisti estremamente provati. Che hanno fatto sacrifici anche nella vita privata, sacrificando molto tempo al lavoro, senza avere sostegni per questo…”
“Mentre all’inizio dell’istituzione delle zone a colori c’era una maggiore attenzione da parte dei cittadini, adesso vediamo un allentamento nel seguire le regole. Ci chiediamo se questa metodica abbia ancora un senso. A meno di non rafforzarla con sanzioni, che invece possono funzionare”
“Le anestesiste hanno pagato un prezzo più alto alla pandemia anche rispetto ai colleghi uomini. Gran parte delle colleghe sono anche mamme e gli impatti che il super lavoro ha avuto sulla vita familiare sono stati elevati. L’ultimo regalo, proprio alla vigilia della festa della donna, è stato quello di non consentire la didattica in presenza per i figli dei sanitari”. Gli anestesisti da un anno a questa parte, fanno “i conti anche con situazioni personali ingestibili. E questo è ancora più vero per le donne”.
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