De Simone (AAROI-EMAC Toscana): mancano tra i 150 e i 180 anestesisti
«Negli ospedali toscani mancano tra i 150 e i 180 anestesisti». A dirlo è il dottor Luigi De Simone, responsabile di terapia intensiva all’ospedale universitario di Pisa e presidente di Aaroi-Emac Toscana, il sindacato di riferimento del settore. Proprio nel momento in cui il tasso di occupazione Covid delle terapie intensive, secondo i dati di Agenas, raggiunge il 43%, 13 punti sopra la soglia critica, e il totale dei pazienti in alta intensità tocca quota 262 (appena 36 in meno del picco massimo dello scorso novembre), il bilancio delle carenze di organico di anestesisti rianimatori si fa pesantissimo.
«Si tratta di una situazione di difficoltà che si è creata nel tempo e che nasce da una sbagliata programmazione da parte di molti governi sulle scuole di specializzazione – spiega De Simone -. Ma anche le tante assunzioni fatte nell’ultimo anno non hanno risolto i problemi». I numeri di Aaroi sono impietosi: «Subito prima della pandemia, avevamo stimato la carenza in Toscana nell’ordine di 200 anestesisti. Da allora le assunzioni ci sono state: circa un centinaio di specialisti, e, oltre a questi, anche una cinquantina di specializzandi del quarto e quinto anno di corso. Il problema è che nel frattempo circa 50 anestesisti sono andati in pensione. E, inoltre, il Covid ha aumentato il fabbisogno di questi professionisti perché sono state aperte molte terapie intensive in più».
> POTREBBERO INTERESSARTI