Lettera aperta a Mario Giordano
- Fuori dal coro
e, p. c.
- Direzione Generale ASL Taranto
Gentile Direttore,
le scrivo dopo alcuni giorni di riflessione sul servizio andato in onda nel corso della puntata di Fuori dal Coro di martedì 6 Aprile sull’Ospedale Moscati di Taranto. Ospedale già diverse volte oggetto della sua trasmissione.
Ebbene – al di là dei casi specifici raccontati sui quali non è nostra intenzione intervenire, e ferma restando la vicinanza degli Anestesisti Rianimatori ai parenti di tutte le vittime di Covid-19 – ci sembra che il servizio riporti affermazioni, fatte da diversi Ospiti, molto gravi nei confronti dei Colleghi della Terapia Intensiva del Moscati. Affermazioni durissime, non verificate, che riportano dati smentiti dalla stessa Azienda e che vanno a danno di decine di Medici in prima linea in una situazione sanitaria di incredibile gravità.
Spiace davvero, gentile Direttore, ascoltare dichiarazioni che puntano il dito contro un intero Reparto e contro tutti i suoi operatori sanitari che nell’ultimo anno, e soprattutto negli ultimi mesi, hanno dimostrato grande abnegazione e spirito di sacrificio nel loro lavoro, con l’unico scopo di salvare vite umane.
Sì Direttore, proprio così, gli Anestesisti Rianimatori salvano vite umane, e i Colleghi del Moscati non fanno eccezione, essendo perfettamente in grado di gestire i pazienti critici Covid e di salvarli quando questo è possibile. Respingiamo con forza la sola ipotesi avanzata da un Dirigente in anonimo che indirettamente, senza mostrarsi, e oltretutto basandosi su voci altrettanto non identificate, accusa i Colleghi di non saper utilizzare i macchinari…il che è assurdo solo a pensarlo.
L’infezione da Sars-CoV2, quando provoca la malattia Covid, in un’alta percentuale di casi porta con una rapidità estrema ad un aggravamento delle condizioni cliniche tale che purtroppo una quota parte dei pazienti che ne sono colpiti, nonostante ogni cura, muore. E’ questa la terribile verità. Ma di fronte a questa verità i cittadini non devono dubitare del fatto che gli Anestesisti Rianimatori stiano facendo tutto quanto scientificamente e umanamente possibile per salvare tutte le vite che possono essere salvate. E quando questo non è possibile – gentile Direttore – per ciascuno di essi è motivo di enorme sconforto. Immagini, quindi, cosa voglia dire per i Colleghi, essere oggetto di attacchi inauditi in questo momento di particolare difficoltà.
Colgo l’occasione, inoltre, per sottolineare – più in generale – che non giova a nessuno, come invece a più di qualcuno ospitato in diverse puntate nella Sua trasmissione piace far credere a più riprese, propagandare fumose “terapie” salvavita il cui utilizzo secondo costoro sarebbe stato trascurato a domicilio o negli ospedali italiani: il caso del “plasma iperimmune” (la cui reale efficacia finora è stata non solo non confermata, ma chiaramente smentita da numerosi autorevoli studi anche internazionali) ne è solo l’esempio più eclatante.
Gentile Direttore, non siamo eroi, fin da subito abbiamo respinto questa definizione, facciamo il nostro lavoro con il massimo impegno come è naturale che sia, ma chiediamo di poterlo fare senza essere sottoposti ad una caccia alle streghe provocata anche da trasmissioni come il servizio andato in onda martedì 6 Aprile.
Nella speranza che prenderà in considerazione quanto sopra, e restando a disposizione per ogni approfondimento, le invio cordiali saluti.
Dr Alessandro Vergallo
Presidente Nazionale AAROI-EMAC
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