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AAROI-EMAC Emilia-Romagna – Bene Linee di indirizzo Emergenza-Urgenza, ma necessari controlli su applicazione

A seguito dell’approvazione delle “Linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie per la Riorganizzazione della Rete dell’Emergenza-Urgenza in Emilia-Romagna” avvenuta in giunta regionale il 17 luglio, l’AAROI-EMAC Emilia-Romagna esprime alcune considerazioni di metodo e di merito.

Il pacchetto proposto dall’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna è decisamente corposo e denso di contenuti – si legge nella nota del Sindacato dei Medici Anestesisti Rianimatori e dell’Emergenza-Urgenza –. Solo il tempo, a nostro avviso, e un’attenta e compiuta declinazione territoriale potranno dimostrarne la validità.

Come già detto in altre occasioni riteniamo che il progetto nel suo insieme sia tanto ambizioso quanto virtuoso e comprendiamo e avalliamo la necessità di dare una svolta all’insostenibile sovraffollamento dei Pronto Soccorso per patologie e problematiche non urgenti o, quand’anche urgenti, gestibili e risolvibili fuori dal contesto ospedaliero.

Se tutto ciò andasse in porto, superando le frequenti, fantasiose declinazioni locali e territoriali, i Colleghi di PS potrebbero davvero tirare il fiato, occuparsi delle vere Emergenze-Urgenze di Pronto Soccorso, ridurre lo stress e i carichi di lavoro ad oggi insostenibili.

Entrando nel merito dei contenuti che sono stati oggetto di delibera, non possiamo esimerci da esprimere alcune riflessioni tecniche sul tema “Sviluppo e potenziamento della capacità e della qualità di risposta del sistema di soccorso preospedaliero 118” che riteniamo un capitolo un po’ sommerso ma di altrettanta importanza e meritevole di particolare attenzione.

Finalmente si parla di sistema PRE Ospedaliero – e non Extra come se fosse avulso dal contesto ospedaliero – i cui professionisti che vi lavorano dovrebbero essere di estrazione ospedaliera e garantire sempre assistenza di elevato livello grazie a una visione che permetta di mantenere le skills in ambiente ospedaliero e possa metterle a disposizione del Preospedaliero come un continuum di assistenza e cure.

Siamo altresì convinti che avere declinato una volta per tutte l’esistenza (decennale…) di mezzi di soccorso avanzato infermieristici e mezzi di soccorso avanzato medicalizzati possa consentire maggior chiarezza di ruoli dei vari professionisti impiegati nel sistema nonché l’accesso e la condivisione su tutto il territorio regionale di protocolli infermieristici avanzati che tutelino, da un lato il lavoro in autonomia dell’infermiere specialista in Emergenza-Urgenza dei vari SET 118, e al contempo fornisca risposte tempestive in attesa di un mezzo di soccorso avanzato con medico o in caso questo fosse impegnato in altra attività quindi non disponibile.

Anche l’istituzione del Dirigente Medico di centrale è indubbiamente un traguardo necessario a salvaguardia e tutela del sistema e che possa fungere da link con le necessità di assistenza sui vari territori anche solo per un consulto tra professionisti.

In questo complesso sistema – sottolinea la nota AAROI-EMAC Emilia-Romagna –, dobbiamo “solo” evitare (e su questo ci auguriamo attente e oculate scelte aziendali in tutte le province della nostra regione e stretto monitoraggio dell’assessorato stesso) che non si incorra nell’errore strategico e concettuale “dell’1 vale 1” ossia che il medico sul mezzo avanzato possa venire sostituito dal mezzo di soccorso avanzato infermieristico depauperando eccessivamente i territori delle figure mediche in rapporto alla popolazione.

Siamo consapevoli che vi siano i cosiddetti “margini di miglioramento” e ottimizzazione delle risorse dei Servizi 118 di alcune province, mentre su altre ulteriori contrazioni delle già sparute automediche porterebbe a nostro avviso a possibili rischi per le altre figure professionali coinvolte nonché per la popolazione di quella piccola percentuale di casi che necessita comunque di un supporto di una equipe completa rianimatoria (Medico specialista e Infermiere, entrambi altamente qualificati) sul luogo dell’evento.

Pensiamo che i cittadini sul tema Emergenza-Urgenza Preospedaliera Servizio 118 possano continuare a godere di elevati livelli di qualità e di assistenza – conclude il Sindacato – ma è opportuno che vi sia costante monitoraggio degli sviluppi sui vari territori per evitare che la pressione sulle Aziende della necessaria contrazione delle spese porti a passi falsi in questo delicato ed esposto settore della salute.

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