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CCNL 2019-2021 in pausa estiva, ma a settembre speriamo di firmare

La riunione di oggi in Aran, che si è svolta in un clima propositivo dopo le aspre difficoltà emerse nell’ultimo incontro del 26 luglio, lascia sperare che l’accordo sulla pre-intesa del CCNL 2019-2021 possa chiudersi quanto prima, auspicabilmente nel mese di settembre” – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC –.

Dopo mesi di lavoro, fatto di proposte e di confronti costruttivi nonostante alcuni tentativi in parte riusciti di fare melina ad opera di qualche Sigla Sindacale che magari ha poca simpatia per il CCNL del pubblico impiego per il quale comunque è titolata a negoziare, siamo fiduciosi che le ulteriori possibilità di apertura oggi preannunciate dall’Aran sull’ultima bozza di testo pervenuta nell’incontro del 26 luglio abbiano lasciato intravedere la fine del lungo e travagliato tunnel che è stato percorso da febbraio scorso.

Riteniamo che saranno ancora possibili altri significativi miglioramenti già nel prossimo incontro fissato al 5 settembre, purché tutte le OO.SS., o almeno quasi tutte, giungano a quell’appuntamento con la concreta intenzione di porre un punto fermo, nel modo migliore possibile e nel più breve tempo utile, a questo sofferto rinnovo 2019-2021, sia affinché se ne possano applicare al più presto i non trascurabili miglioramenti normativi già ad oggi ottenuti rispetto al CCNL 2016-2018 ancora vigente, già scaduto da quasi 5 anni, sia per le ricadute economiche sugli arretrati e sugli aumenti delle diverse voci stipendiali a cui hanno diritto i Colleghi che rappresentiamo. Ma soprattutto affinché sia possibile dar il via al successivo rinnovo per il periodo 2022-2024 senza attenderne la scadenza del periodo nominale di applicazione, anche in prospettiva di ulteriori finanziamenti, che fino a quello step sono bloccati.

Passi in avanti – senza dubbio – sono stati già fatti ed altri ve ne potranno essere per quel che riguarda soprattutto: relazioni sindacali più chiare, sede e orario di lavoro meglio definiti, incarichi da attribuirsi in ragione delle dotazioni organiche oltre che della complessità del lavoro (concetto mai finora contrattualizzato, che è stato ab initio una nostra richiesta poi condivisa da quasi tutte le altre OO.SS.), fondi, part time, attività aggiuntive (altro istituto per noi molto importante), guardie e pronte disponibilità (una vera e propria giungla per i nostri Medici), indennità di Pronto Soccorso (che per noi non devono andare ai Pronto Soccorso cosiddetti “specialistici”), patrocinio legale (su cui abbiamo offerto il nostro contributo tecnico acquisito in oltre 20 anni di esperienza anche assicurativa), tutti capitoli nei quali in particolare l’AAROI-EMAC è sempre intervenuta con proposte ben strutturate, altrettanto ben motivate, e chiaramente esposte al tavolo per quanto è stato possibile fare in un clima non sempre compliante in tutti gli incontri, per molte delle quali proposte abbiamo fatto da apripista in collaborazione sinergica con diverse altre Sigle.

Ma poco importano ad oggi le difficoltà già superate; in agosto l’AAROI-EMAC non andrà in ferie, ma continuerà a lavorare sui testi come fatto finora, per superare tutte le poche criticità residue, sia per quanto concerne in generale il lavoro dei Medici Ospedalieri, sia – soprattutto – per quanto riguarda le peculiarità di quelli che rappresentiamo negli ambiti ARTID e MEU. Su queste peculiarità abbiamo in particolare profuso ogni energia, e abbiamo già registrato via via, con tutte le bozze di testo che si sono succedute, importanti risultati, oltre ad aver già tracciato la strada per altri significativi miglioramenti che ci batteremo per ottenere, alcuni dei quali per l’AAROI-EMAC restano fondamentali e decisivi per la firma della pre-intesa, che resta comunque urgente da raggiungere anche per restringere l’applicabilità del comma 3 dell’art. 15 della Legge 502/92, la quale nell’assenza di una regolamentazione contrattuale, che ad oggi non è mai stata adottata in nessun nostro CCNL, viene sempre più interpretata e applicata dalle Amministrazioni Aziendali in senso estensivo, cancellando ai Medici, in quanto Dirigenti, centinaia di ore lavorate oltre alle 34 + 4 contrattualmente dovute.

Su tutti questi temi, molti dei quali saranno ancora da definirsi con una negoziazione degna di questo nome e non influenzata da tattiche estranee alla reale raggiungibilità di un buon esito della contrattazione, attendiamo con fiducia la prossima bozza di testo che l’Aran ci invierà prima della convocazione del 5 settembre”.

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