CCNL 2019-2021, per AAROI-EMAC la sigla è un buon risultato
Pronti alla trattativa per il prossimo Contratto
“Non possiamo che essere soddisfatti dall’accordo raggiunto oggi con la sigla della pre-intesa del CCNL 2019-2021 al quale abbiamo lavorato alacremente per diversi mesi – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC –. Senza alcuna retorica e senza alcuna necessità di dover giustificare tale firma, siamo effettivamente convinti, mai come oggi, di aver fatto un ottimo lavoro raggiungendo un risultato che, a fronte di condizioni oggettive attualmente immutabili, non poteva essere migliore. Dal nostro punto di vista sono stati centrati i principali obiettivi che ci eravamo posti anche grazie ad un confronto sempre costruttivo con la controparte.
Con questo contratto sono stati fatti passi in avanti concreti su diversi capitoli chiave per il lavoro dei Colleghi, dalle relazioni sindacali rese più chiare, alla sede e orario di lavoro meglio definiti – sottolinea Vergallo –. Altri miglioramenti riguardano gli incarichi, da attribuirsi in ragione delle dotazioni organiche oltre che della complessità, i fondi, il part time, le attività aggiuntive, le guardie e le pronte disponibilità, le indennità di Pronto Soccorso, il patrocinio legale con modifiche sempre in senso positivo . E’ stato inoltre raggiunto l’accordo sull’ormai noto comma 3 dell’art. 27 relativo all’orario di lavoro, grazie al quale viene di fatto ristretta l’applicabilità del comma 3 dell’art. 15 della Legge 502/92. Un articolato che rendeva possibili da parte delle Amministrazioni Aziendali interpretazioni tali da portare alla cancellazione per i Medici, in quanto Dirigenti, di centinaia di ore lavorate oltre alle 34 + 4 contrattualmente dovute.
Per quel che riguarda gli aspetti economici – prosegue il Presidente AAROI-EMAC –, sappiamo bene che gli aumenti previsti in questo contratto non risolveranno il pluridecennale problema stipendiale dei Medici, in particolare dei Medici Anestesisti Rianimatori e di Emergenza-Urgenza che lavorano nei settori più critici di tutto il sistema ospedaliero, ma la disponibilità delle risorse era blindato, non era quindi possibile andare oltre il traguardo raggiunto oggi. In questo senso chiudere la trattativa, a fronte di impossibili ulteriori aumenti, era importante anche per rendere esigibili quanto prima gli aumenti stessi oltre agli arretrati previsti.
La firma – conclude Vergallo – apre anche alla possibilità di poter intraprendere quanto prima il percorso per aprire le trattative per il CCNL 2022-24 ponendo fine alla ormai prassi di firmare contratti scaduti da anni. Noi siamo pronti fin da subito”.
L’intervento del Presidente Nazionale in Conferenza Stampa
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