Un’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza per superare i campanilismi
Un’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza per uniformare i livelli di assistenza sul territorio regionale da Piacenza a Rimini e uscire da campanilismi provinciali o ancor peggio di zona. È la proposta lanciata dall’AAROI-EMAC Emilia-Romagna nel corso del Convegno “Rispondere a un problema emergente: tra cure primarie e sistema di emergenza-urgenza”, che si è svolto il 10 Ottobre, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Associazioni e Società Scientifiche.
Una richiesta arrivata al termine dell’intervento del Presidente AAROI-EMAC Emilia-Romagna, Matteo Nicolini, che ha rimarcato la volontà dell’Associazione di essere pro attivi rispetto alla riforma dell’emergenza-urgenza che la Regione sta portando avanti, cercando di dare un contributo e di favorirne la comunicazione verso altri stakeholders.
“Tuttavia – ha affermato Nicolini – per poterlo fare abbiamo bisogno di comprendere e condividere tutti i passaggi, definendo, in primis quali figure professionali devono essere coinvolte. È infatti necessario esplicitare in maniera chiara che la componente medica dell’emergenza pre-ospedaliera è di fatto estensione di quella ospedaliera composta da Medici Anestesisti Rianimatori e di Emergenza-Urgenza, avviando un percorso virtuoso di specializzazione e inserimento nella dipendenza dell’attuale componente convenzionata.Lo stesso discorso vale per la componente infermieristica che deve avere competenze specifiche in emergenza pre-ospedaliera, rappresentando una figura cardine del sistema cui si affiancano i volontari di soccorso da un lato e i medici specialisti dall’altro.
I cittadini – ha sottolineato il Presidente AAROI-EMAC Emilia-Romagna – devono sapere che il Mezzo di Soccorso Avanzato (MSA) infermieristico fornisce senza alcun dubbio il primo soccorso qualificato e può sempre avvalersi, se il caso lo richiedesse, di consulenza medica telefonica o nei casi più gravi e selezionati, completare l’equipe con la presenza dell’automedica sul posto”.
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