AAROI-EMAC FVG. Emergenza-Urgenza, dalla Regione piano vecchio ed incompiuto
Con un tempismo imbarazzante, a distanza di un anno dalla stesura del testo da parte di ARCS, nel silenzio e nell’indifferenza totale, la Regione approva la riforma del PEU proprio nel momento in cui il Direttore Sanitario di ARCS si è dimesso, il Direttore Generale di ARCS è sparito dal panorama regionale ed il Direttore di SORES è a un mese dalla pensione.
Mentre la Regione Emilia-Romagna mette sul piatto un grande ed articolato piano di vera e radicale riforma dell’emergenza-urgenza regionale con integrazione tra 118 e territorio, creazione e messa in rete di centri di assistenza e urgenza, sinergia tra 112, 118 e 116117 (neo istituito), intesa ufficiale con i medici specializzandi e 46 milioni di finanziamento dedicato, la regione FVG presenta un documento ormai vecchio ed incompiuto che esclude ed ignora completamente i PS, i PPI ed il territorio e le gravissime criticità correlate, tutto e solamente incentrato sulla centrale operativa ormai autonoma per la parte infermieristica (vera criticità del passato) con invenzione di nuove sigle, funzioni e di un dipartimento “fantasma” in una operazione di buoni propositi difficilmente realizzabili e di maquillage palliativo ai veri problemi del sistema, senza nemmeno lo straccio di un minimo investimento economico dedicato e di indicazioni e strategie per il reperimento di personale e risorse.
Ed intanto i professionisti sanitari si licenziano dal SSR, gli abitanti della Carnia non hanno diritto all’automedica, gli abitanti della Bassa ne hanno diritto a giorni alterni, il medico di centrale operativa non esiste (unica realtà in tutta Italia), i PS e le postazioni di ambulanza vengono svendute a cooperative ed enti privati in un percorso di smantellamento completo del sistema di emergenza urgenza regionale da sempre, ma non più, fiore all’occhiello del FVG. Si dia voce ai professionisti, alle società scientifiche ed alle organizzazioni di categoria e si apra un tavolo di seria analisi, di vere proposte e di lungimirante programmazione che fermi ed argini il progressivo pericoloso scadimento del sistema di emergenza urgenza.
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