INFLUENZA. Le dichiarazioni del Presidente Nazionale ad Ansa e AdnKronos
Intervistato dalle Agenzie di stampa Ansa e AdnKronos sull’impatto dell’influenza nelle Terapie Intensive, il Presidente Nazionale AAROI-EMAC, Alessandro Vergallo, ha fatto il quadro della situazione:
ANSA
“Nelle ultime due settimane stiamo registrando nelle Terapie intensive un aumento dei ricoveri per polmoniti virali non legate al Covid e dall’inizio della stagione influenzale stimiamo un aumento di circa il 20% per questo tipo di ricoveri, caratterizzati anche da una maggiore gravità”. A fare il quadro della situazione nelle Rianimazioni italiane è il presidente dell’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani – Emergenza Area Critica (Aaroi-Emac), Alessandro Vergallo: “In questa fase – spiega – l’influenza sta creando una pressione sugli ospedali ben maggiore rispetto al Covid-19, tanto che attualmente le polmoniti da Covid nelle Intensive sono un numero marginale”. “A livello nazionale – sottolinea Vergallo – registriamo un incremento del 20% circa di ricoveri per polmoniti non Covid rispetto agli anni scorsi. In numeri assoluti si tratta di un incremento nell’ordine di un centinaio di casi. Ed anche nei reparti ordinari degli ospedali l’influenza sta avendo un grande impatto”. Inoltre, avverte Vergallo, “stiamo riscontrando un discreto aumento anche della gravità di queste polmoniti rispetto al passato. E’ cioè maggiore il numero di casi gravi”. La causa della maggiore gravità di questi ricoveri, conclude il presidente Aaroi Emac, “sta, probabilmente, anche nella scarsa adesione alla vaccinazione influenzale che ha caratterizzato l’ultima campagna”.
ADNKRONOS
«Gli anestesisti spiegano che sono in aumento i casi che finiscono in terapia intensiva. “Abbiamo nelle terapie intensive un incremento significativamente discreto di polmoniti virali non Covid, un aumento che sta mettendo in minoranza i casi Covid ricoverati nei reparti. Queste polmoniti virali non Covid sono legate al maggior impatto dell’influenza su una popolazione meno coperta dal vaccino. Nella stragrande maggioranza chi entra in rianimazione con questo quadro clinico da polmonite non Covid ha un esito positivo e viene dimesso dalla terapia intensiva. E’ chiaro però che questa recrudescenza sta creando non pochi problemi ai pronto soccorso che si ritrovano intasati da casi mediamente gravi”, dice all’Adnkronos Salute Alessandro Vergallo, presidente del sindacato degli anestesisti e rianimatori Aaroi-Emac, commentando il report Fiaso che evidenzia come il “Covid lascia il posto letto all’influenza”, ma “la pressione sugli ospedali non accenna a diminuire” e “in terapia intensiva” finiscono “pazienti con gravi polmoniti virali”
Secondo Vergallo “ci siamo concentrati con una maggiore attenzione sulla vaccinazione Covid che, seppur non ha comportato un’adesione massiccia, ha però distratto soprattutto nella fascia over 65 dalla vaccinazione per l’influenza. Diciamo – conclude – che la scarsa adesione alla prima ha agito di riflesso anche sulla seconda, o almeno è quello che abbiamo visto noi clinici”».
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