Caporalato sanitario in FVG
Desta grandissima preoccupazione il silenzio “assordante” della Direzione Strategica ASUFC e dell’Assessore alla Salute dopo il secondo servizio in pochi giorni che Mediaset ha dedicato alla nostra regione evidenziando e denunciando gravi ritardi, mala organizzazione e mancanza completa di visione e programmazione.
Drammatico quanto emerge dal servizio televisivo, sugli appalti di grandi pezzi di sanità pubblica letteralmente regalati ad enti e società spregiudicate, il cui unico incontestabile fine è lucrare facilmente sul sistema pubblico, cosa che AAROI EMAC denuncia e segnala, inascoltata, già da un anno! Dopo che per mesi l’Amministrazione regionale ha sbandierato l’efficienza e l’importanza degli appalti milionari dati a società, che avrebbero permesso di “salvare” il nostro SSR e ha messo in vetrina sui principali quotidiani locali schiere di medici stranieri entusiasti e gratificati da questa nuova missione in terra FVG, ora si scopre che in realtà in questa regione vi sono forme di caporalato sanitario “di lusso” come chiaramente espresso dai tecnici dell’ambito, con fortissime irregolarità contrattuali e violazione dei più semplici principi di diritto del lavoro, e con appropriazione inaccettabile di denaro pubblico da parte di queste società in una vera e propria “cresta legalizzata”. Se la regione ha veramente bisogno di questi medici stranieri proceda quanto prima, come già fatto dalla Lombardia, ad arruolamento diretto con contratti libero professionali controllati e calmierati eliminando così la costosissima imtermediazione-cresta di cooperative e società.
Chi controlla la regolarità di questi contratti? chi verifica i flussi di denaro pubblico? chi monitora la qualità e la sicurezza dei servizi appaltati offerti? Nel mentre i nostri cittadini utenti attendono mesi se non anni per visite, esami ed interventi chirurgici e gli operatori attendono da sette anni una vera riforma del SSR che verrà fatta, forse, sulle prescrizioni (lautamente pagate) di “mamma” AGENAS perchè in questa regione nessun politico nè tecnico è stato in grado mai di fare.
Chiediamo al Presidente Fedriga una ferma presa di posizione nei confronti di questi gravissimi fatti e nei confronti di questa progressiva deriva sanitaria regionale.
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