Sostegno finanziario del SSN. AAROI-EMAC in Audizione in Commissione Affari Sociali
L’AAROI-EMAC ha partecipato all’audizione informale sulle proposte di legge recanti “Disposizioni per il sostegno finanziario del Servizio sanitario nazionale” che si svolta il 14 Maggio in Commissione Affari Sociali della Camera.
Nell’apprezzare le proposte di legge oggetto dell’Audizione il Presidente AAROI-EMAC, Alessandro Vergallo, ha toccato diversi punti:
“I dati evidenziano l’estrema urgenza di provvedere nel più breve tempo possibile all’aumento del finanziamento per il Fondo Sanitario Nazionale, ma è necessario quantificare la spesa per settori perché in assenza di questa quantificazione e delimitazione dei fronti di spesa è inutile aumentare un finanziamento che rischierebbe di perdersi in 1000 rivoli.
Il finanziamento per il Fondo Sanitario Nazionale è di fatto unico e non prevede finora una netta distinzione fra i fronti di spesa che servono a sostenere il SSN. Tutta la spesa per le risorse tecnologiche, per la gestione delle strutture sanitarie e le risorse per il personale confluiscono in un unico contenitore. Bisogna però ricordare che la spesa per il personale proviene da 10 anni di blocco contrattuale. Abbiamo siglato il contratto precedente a quello vigente dopo un blocco contrattuale di 10 anni che ha bloccato completamente la progressione economica stipendiale dei dipendenti. A ciò va aggiunto il blocco delle assunzioni: apprezziamo nei progetti in oggetto il tentativo di superare il blocco anche se purtroppo arriva tardi. Il blocco delle assunzioni, che doveva servire per ridurre la spesa, in realtà l’ha aumentata al massimo: gli effetti li abbiamo visti durante il COVID e li stiamo vedendo nel post COVID là dove ha dato il via libera ad assumere personale non dipendente che ha quadruplicato la spesa.
Le tariffe per pagare liberi professionisti che magari erano anche ex dipendenti pubblici affinché potessero sostenere un sistema sanitario che stava crollando è costato e continua a costare quattro volte di più. È chiaro che questo fenomeno dipende anche dall’abbandono e dalla scarsa attrattività del rapporto di pubblico impiego per il medico, in particolare per i settori che l’AAROI-EMAC rappresenta, ma quello che è successo è una vera e propria distorsione culturale tra i professionisti sanitari che è difficile ora invertire nel momento in cui non si va a finalizzare una valorizzazione anche economica dei Medici dipendenti. Ci avviamo alla trattativa nuovo contratto quello del 2022/2024 che sta per scadere e lo facciamo a fronte di contratti che, proprio per effetto del blocco contrattuale, hanno portato a una mancata rivalutazione del tasso inflattivo.
Ciò premesso riteniamo che, se da una parte raggiungere una percentuale di
finanziamento annuale del 7,5 per cento del PIL non risolve il sotto-finanziamento del FSN rispetto ai paesi benchmark, d’altro canto è quantomeno un passo assolutamente urgente ed è necessario comprendere che per rendere attrattivo il lavoro dipendente non si deve trascurare l’aspetto economico nei rinnovi contrattuali.
Sposiamo inoltre la proposta secondo cui in assenza di alternative, la ricerca delle risorse finanziarie provenga dal recupero dell’evasione fiscale.
Non bisogna dimenticare, inoltre, gli aspetti previdenziali per quel che attiene le pensioni dei giovani medici. Il sistema pensionistico tende a reggere sempre meno e tende a reggere sempre meno soprattutto per i lavoratori pubblici. Questo quindi è un altro aspetto da tenere in considerazione rispetto alla fidelizzazione nel pubblico con l’obiettivo di riportare all’equilibrio un bilanciamento corretto fra il sistema sanitario pubblico e quello privato che per noi non può altro che essere complementare a quello pubblico, ossia non può avere l’ambizione di sostituirlo”.
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